Corso di Team Building presso ASP di Reggio Emilia
8 ottobre 2024
Sono tante le strategie per efficientare i processi e ottimizzare i risultati di un team aziendale. La proposta di Dancefulness integra l’approccio teorico con quello esperienziale attraverso la danza ed in particolare il flamenco. Così si è svolta la giornata formativa “Il Team Come Corpo di Ballo” tenuta lo scorso martedì 8 ottobre ai dipendenti della ASP di Reggio Emilia.
Il seminario si e svolto applicando il modello di “apprendimento esperienziale” di David Kolb (“Experimental Learning: Experience as the Source of Learning and Development”), che si basa su quattro fasi: concrete experience (esperienza concreta), reflective observation (osservazione riflessiva), abstract conceptualization (concettualizzazione astratta), e active experimentation (sperimentazione attiva)
Un modello formativo empirico dunque dove prima si fa l’esperienza e poi si passa alla rielaborazione razionale e la individuazione dei principi che possono essere applicati al lavoro del team.
Nella parte pratica abbiamo fatto esercizi di ritmo che rafforzano l’ascolto, la sintonia col gruppo, il riconoscimento dei propri talenti per metterli al servizio del team, la centratura su ciò che si sta facendo anche in presenza di elementi di disturbo o pressioni esterne.
Siamo passati ad un lavoro di specchiatura per riconoscere nell’altro nuove soluzioni, possibilità ed abilità applicabili anche nel mio ruolo professionale ed infine abbiamo creato una breve coreografia di gruppo dove sono state messe in atto le strategie per creare un progetto (la coreografia) in un tempo determinato (decidere l’inizio, lo svolgimento, la fine, riconoscere il leader “naturale”, concentrarsi per terminare il tutto in un tempo breve e col miglior risultato).
Il tutto si è svolto in un ambiente allegro e divertente, usando la danza come potente strumento di apprendimento diretto ed empirico da cui dedurre riflessioni, scoprire nuovi talenti e capacità relazionali e integrare il tutto nel proprio lavoro.
Grazie ai 40 partecipanti che con grande generosità si sono messi in gioco, agli organizzatori che hanno creduto nel progetto e alla collega Monica Rossetti che lo ha fatto nascere.
